12/11/2024
Tina Anselmi: storia di coraggio e di passione
politica è il titolo dell’iniziativa che la FNP-CISL Marche ha inteso
organizzare venerdì 8 novembre alle ore 16 presso il Teatro delle Muse di Ancona a partire dalla testimonianza della nipote dell’onorevole, Emanuela
Guizzon, per raccontare la vita personale e politica di questa donna che con
coraggio fin dalla giovane età, come staffetta partigiana, ha fatto scelte
significative per la storia del Paese. Una donna, democristiana di spirito libero,
con un’esperienza di sindacalista in difesa delle donne nelle filande di
Treviso prima e in politica poi per la conquista di importanti diritti civili.
Sosteneva che la questione “femminile non si deve avvitare su stessa, ..in
politica di immagine….”, “come donne, abbiamo acquisito il diritto di essere
anche noi protagoniste, oggi dobbiamo assumere l’onere e il dovere di essere
protagoniste, per offrire il nostro contributo, la risorsa donna alla società
che ne ha bisogno”.
Difatti il suo percorso politico rispecchia le
proposte legislative che hanno segnato la storia del Paese. Attraverso il suo
dicastero, lei prima ministra donna, sono state approvate importanti norme e
riforme del sistema pubblico: la questione di genere a partire
dall’approvazione della Legge n. 903/77 sulle Pari Opportunità, Legge n.833/78
sull’istituzione del Sistema Sanitario Nazionale che ha introdotto i principi
di universalità, uguaglianza ed equità
per tutti i cittadini, ha sottoscritto la legge sull’Interruzione di Gravidanza, Legge
n.194/78, pur essendo contraria all’aborto. Questioni significative sulle quali
durante l’incontro sono state elaborate riflessioni attraverso una lettura di
queste questioni in epoca contemporanea.
Dopo i saluti del Segretario Silvano Giangiacomi Segretario FNP CISL Marche i lavori sono stati
introdotti da Maria Rosaria Lucarelli FNP CISL Marche a seguire è stata
ascoltata la testimonianza di Emanuela Guizzon, nipote dell’onorevole
Tina Anselmi che ha raccontato quanto fosse importante per la zia conoscere le
problematiche, ascoltando le persone dai politici, al lavoratori/ci, studenti o
contadini per avere uno sguardo da più punti di vista, “Era importante per
lei costruire una visione ed una strategia per migliorare le condizioni delle donne, per abbattere
retaggi culturali degli uomini con benefici per i figli e costruire un servizio
sanitario pubblico che mettesse al centro la persona. L’insegnamento che ha
trasmesso è quello di essere persone libere ed agire con dignità e
responsabilità, rispettando l’opinione altrui.”
All’incontro sono intervenuti la Dott.ssa
Linda Laura Sabbadini esperta di diseguaglianze di genere, già
direttrice del Dipartimento di Statistiche Sociali ISTAT sul tema “Diseguaglianze,
emergenze e prospettive nell’ottica di genere” che ha trattato del problema
del lavoro scarsamente retribuito. “Il tasso di occupazione femminile, ha
dichiarato, si aggira intorno al 50% e l’altro 50% delle donne non lavora e non
è indipendente economicamente con conseguenze negative sull’autodeterminazione.
L’altro aspetto ribadito è la carenza di servizi educativi per i bambini e di
servizi di cura per gli anziani che creano fratture e diseguaglianze tra nord e
sud del Paese, generando ulteriori diseguaglianze, perché spesso chi accede ai
servizi sono persone che hanno un reddito e sono benestanti. Occorre contraste
le diseguaglianze di genere, generazionali e sociali perché con queste sono a
rischio donne, bambini, adolescenti e anziani per i bisogni multidimensionali
che esprimono.”
Il Dott. Cristiano Gori Dipartimento di
Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento su “Un
nuovo modello di sanità pubblica e la riforma della non autosufficienza”.
Il relatore, intervenendo sulle recenti norme e il Patto per la non
autosufficienza, “ha dichiarato che questo tema è un’emergenza sul fronte
socio-sanitario e sanitario, visto che sono coinvolte circa 35 milioni di
persone tra familiari ed anziani. Una problematica risolta fino ad oggi attraverso
il modello familistico, perché nella rete pubblica si ravvisano diverse
criticità: la frammentazione dei servizi socio-sanitari, la necessità di
costruire nuovi modelli per rispondere alle nuove patologie es. demenze,
sviluppare maggiormente l’assistenza domiciliare, destinando maggiori risorse
umane ed economiche. Per questi motivi occorre, attraverso il patto per la non
autosufficienza, aprire una discussione sui territori”
La Dott.ssa Nadia Storti esperta in
organizzazioni sanitarie già direttrice Asur e AST Marche è intervenuta su“Il
sistema sanitario nazionale: universalità, uguaglianza ed equità tra condizioni
sociali e genere”. La relatrice nel riprendere i principi ispiratori
dell’onorevole Tina Anselmi, giustizia, equità nell’ambito sanitario trattando
della L833/77 e delle sue modifiche, ha evidenziato le criticità di oggi, delle
discriminazioni per l’accesso alle cure per indigenti, del mancato sviluppo
della medicina di genere e di servizi territoriali come i consultori. “Il
sistema sanitario pubblico esiste, ma è in difficoltà. Ha dichiarato inoltre
che occorre lavorare in sinergia con tecnici, politici e stakeholder, valutano
i bisogni di salute che oggi sono differenti e cambiare i modelli.”
I lavori sono stati conclusi da Marco
Ferracuti Segretario Generale CISL Marche che ha valorizzato l’importanza
di fare memoria del passato per avviare riflessioni sull’attualità. Libertà,
giustizia ed equità sono i valori guida ai quali si è sempre ispirata Tina
Anselmi, che sono quelli sui quali si basa la Cisl. Per queste motivazioni tra
le priorità dell’agire sindacale vi sono il contrasto alle diseguaglianze e
alle discriminazioni, a partire da contrasto alle povertà presenti anche nelle
Marche e determinate dal lavoro povero.
Il Manifesto del Convegno
Clicca qui per La Galleria fotografica
Clicca qui per il servizio di ETV MARCHE con le interviste